Sezione Video
Didattica
“Arrivare in anticipo nella sala per tentare di "riempirla di suono" ancora prima di iniziare e, una volta seduti al pianoforte, immaginare di trovarsi all'interno di uno spazio circolare ove cercare energia e concentrazione, e trovare "unicamente dentro la tastiera la calma della mano e del cuore". "La tecnica è fantasia musicale"; solo attraverso l'immaginazione e l'ispirazione si può trovare il gesto adatto per suonare.” (A. B. Michelangeli)
L’esecutore e il testo musicale nell’approccio fenomenologico
Determinazione e configurazione dell’immagine musicale e corrispondenza gestuale. Esperienze, riflessioni e realizzazioni.
Introduzione al lavoro pedagogico
Attraverso il lavoro di approfondimento dei brani musicali, tentiamo di conoscere e sperimentare le condizioni per vivere in libertà l'atto musicale.
A tale proposito, cercheremo di sondare e descrivere ciò che accade nella relazione che si instaura fra il mondo dei suoni e l'uomo che li percepisce.
Infatti, l'esperienza fenomenologica non intende limitarsi al passaggio di alcune informazioni dal maestro all'allievo bensì vuole essere esperienza consapevole di un "luogo intersoggettivo".
In tale dimensione il maestro tende a stimolare le capacità associative e creative dell'allievo nel suo corrispondere con i suoni.
Il frutto di questo lavoro sarà riconosciuto, valido o non valido, da entrambi perché risultato di una forma di obiettività e di consapevolezza che oltre a riconoscere le linee guida della struttura musicale, le sente affini ad una corrispondente realtà interiore, manifestando così un dinamico rapporto tra soggetto e oggetto.
A tale proposito faremo riferimento, soprattutto, all'esperienza acquisita dalla partecipazione ai seminari di " Fenomenologia della musica " tenuti dal grande direttore d'orchestra S. Celibidache.
La fenomenologia nasce come metodo d'indagine filosofica, o "psicologia descrittiva", sulla base del pensiero di E. Husserl (il quale ha sviluppato alcuni temi del pensiero di Hegel, Brentano e Frege).
Essa ha trovato possibilità di applicazione nell'ambito della ricerca scientifica e psicologica (Teoria della Gestalt e analisi esistenziale), ma ha fornito un valido sostegno, anche alla ricerca musicale, così come nell'insegnamento del direttore d'orchestra rumeno S. Celibidache, seppur integrata ad altre esperienze quali il pensiero di Heidegger e il buddismo.
Obiettivo del lavoro
Attraverso l'affinamento delle facoltà percettive e della consapevolezza nell'ascolto il metodo di lavoro ha come obiettivo:
- rappresentare un momento di riflessione sul significato del fare musica oggi e del ruolo dell'"interprete".
- possedere adeguati strumenti di comprensione della struttura musicale.
- conseguire una maggiore efficacia nella resa di un'esecuzione.
Insieme all'approfondimento dei brani musicali, ci si potrà interrogare su:
Cos'è il suono?
- La sensazione
Dal fenomeno acustico nelle sue caratteristiche fisiche all'analisi dell'attività uditiva e delle proprietà dell'organo di senso relativo
- Percezione del suono e percezione di sé
Considerazioni sull'attività percettiva
- Il suono e la sua doppia appartenenza
Dal suono alla melodia, fino alla percezione e comprensione dell'evoluzione armonica
- Rappresentazione di una struttura musicale
Immaginazione, Ispirazione e Intuizione
Si approfondiranno i concetti di:
- Articolazione
- Ritmo
- Tonalità e Armonia
- Fraseggio
- Tensione e Intensità
- Ordini di Priorità
- Struttura
- Forma
- Tempo
Inoltre, questo approccio metodologico intende dare la possibilità all'allievo di sperimentare un nuovo modo di accostarsi allo studio della tecnica pianistica, attraverso:
- tecniche di autoconsapevolezza psico-corporea
- affinamento di facoltà percettive
- esposizioni teoriche e successive riflessioni, mai disgiunte dal contenuto musicale e della conoscenza di sé.
Il risultato di tali esperienze potrà essere di grande aiuto per lo studente di pianoforte, perchè gli offrirà strumenti di maggiore efficacia nella resa di un'esecuzione musicale.